martedì 25 novembre 2014

La Buona Annata's Literary Supplement: Enoch Soames

Riassumerò la singolare, incredibile biografia di Enoch Soames. Poeta satanista inglese, autore di due libri di poesie, Negazioni e Fungoidi. Morì a Londra o piuttosto sparì a Londra nel 1897, ad un'età che si calcola tra i venti e i trent'anni. 
Non ho letto le sue poesie, ma suppongo che siano opera di un genio. Come tutti i geni Soames subì il disprezzo dei critici e l'indifferenza del pubblico. Tuttavia egli non dubitava del valore della sua poesia, opinione che non condivise con nessuno, neppure con il suo unico amico, il disegnatore e letterato Max Beerbhom (1872-1950). 
Un giorno, in un piccolo ristorante di Soho, scommise con Beerbhom che cent'anni dopo sarebbe stato più famoso e più ammirato di Shelley e Byron. Sfortunatamente nessuno dei due sarebbe vissuto abbastanza per vederlo. Un signore, seduto ad un tavolo vicino, li udì. Si alzò, si avvicinò a Soames e si presentò senza ambagi: - Il Diavolo, ai suoi ordini.
Poi si offrì di trasportarlo nella Londra del 1997 in cambio dell'anima, come di norma in questi casi. Soames accettò. Il Diavolo fece schioccare le dita in aria e Soames disparve istantaneamente. Il diavolo salutò Beerbhom e se ne andò, Beerbhom rimase stupefatto.
Un'ora più tardi riapparve Soames, ridotto ad uno straccio. Raccontò a Beerbhom la sua breve escursione nel futuro. In sintesi era questo: era andato alla biblioteca del Museo Britannico, dove sperava di trovare cento schede con il suo nome, successive edizioni dei suoi due unici libri, successive traduzioni, biografie, tesi universitarie, studi critici, saggi apologetici.
- Pensavo - disse ed insinuò a Beerbhom - che lei avrebbe divulgato il mio patto con il Diavolo. Pensavo che si sarebbero interessati a me almeno per questo. Pensavo che dopo avrebbero riconosciuto il mio genio. 
Ma nello schedario non trovò nulla. Chiese antologie, dizionari, enciclopedie: niente. Chiese storie della letteratura inglese e della poesia inglese, storie della letteratura e della poesia inglese dell'Ottocento e di fine Ottocento: niente.
Sì, qualcosa c'era. Nell'indice dei nomi della Selezione di saggi letterari di un certo T.K. Nupton, edita nel 1995, trovò questo riferimento in corsivo: Soames, Enoch: v. p. 274. Cercò la pagina 274 e lesse: "Uno scrittore di quell'epoca, Max Beerbhom, pubblicò un racconto in cui un personaggio fittizio, chiamato Enoch Soames, un poeta di terza categoria che si crede un genio, fa un patto con il Diavolo per sapere che cosa avrebbero pensato di lui i posteri. E' una satira un po' forzata, anche se con qualche pregio".
Quando Soames, ancora stordito per il viaggio nel tempo e per i vergognosi risultati ottenuti, cessò di parlare; quando cominciava a comprendere l'atrocità che non aveva compreso prima, e cioè che Beerbhom avrebbe sfruttato i suoi ragguagli per fabbricare un racconto e che lui, Soames, sarebbe sopravvissuto soltanto come personaggio di questo racconto; quando Soames già guardava Beerbhom con orrore, riapparve il Diavolo e se lo portò via.
Per vari mesi Beerbhom si dedicò a fare quello che Enoch Soames gli aveva insinuato: pubblicò su quotidiani e riviste articoli sul caso Soames, pubblicò una foto (l'unica) di Soames, ottenne e pubblicò le testimonianze di varie persone che l'avevano visto o conosciuto, si dice che avesse cercato senza successo l'atto di nascita di Soames. Alla fine riuscì a provare che Soames era esistito, che il nome dell'autore di Negazioni e Fungoidi non era uno pseudonimo e che nel 1995 il signor T.K. Nupton non avrebbe rispettato la verità storica. 
Ciò nonostante, nessuno gli credette. Tutto il mondo letterario pensò che Max Beerbhom scherzava. I più maligni sospettarono che stava montando una farsa pubblicitaria a suo esclusivo vantaggio e a beneficio di qualche libro che stava per pubblicare e che si sarebbe intitolato Il caso di Mr. Enoch Soames o roba del genere. L'intromissione del Diavolo toglieva verosimiglianza alla storia di Soames. Per il resto, nessuno trovò, o nessuno cercò, nelle librerie qualche copia di Negazioni e Fungoidi
Nel 1908 apparve The Modern English Poetry Thesaurus di sir Edward Bridges e Soames non vi figura. Nel 1910 Ezra Pound pubblica il suo Spirit of Romance, dove parla ampiamente della poesia satanista, e Soames neppure vi figura. Nel 1913 Holbrook Jackson dà alle stampe un Saxon Literature Catalogue, minuzioso fino all'esasperazione, e Soames brilla per la sua assenza. Nel 1914 scoppia la prima guerra mondiale, tra i cui segreti propositi c'è quello di relegare nel discredito e nell'oblio tutto il passato. E nel 1919, appena terminata la guerra, Max Beerbhom può pubblicare un libro di racconti (sottolineo, racconti) intitolato Seven Man, dove intrufola la storia di Soames, adulterata e presentata falsamente come letteratura fantastica. 
Intravedo, in tutto ciò, un vasto complotto, una determinazione minuziosamente architettata e realizzata: evitare che Soames sappia, nel 1997, di essere stato un genio. E per aggiungere al danno il ludibrio, nel 1995 perdurerà soltanto la mistificazione di Beerbhom e il signor T.K. Nupton (senza colpa da parte sua, se guardiamo bene) sosterrà impunemente che Enoch Soames è un personaggio fittizio. 
Ma chi sarebbe capace di organizzare e portare a termine una simile congiura? Non certo la stupidità degli uomini, né la loro incredulità nell'esistenza del Diavolo. Neppure l'invidia dei letterati. Ci sono sempre stati dei geni ignorati in vita, ma nessuno è mai stato condannato ad un vasto imbroglio postumo che dura da quasi un secolo. Fa lo stesso che l'iniziativa sia sua o che obbedisca agli ordini dell'Altro.
L'unica cosa che importa è che Soames fu punito per aver venduto l'anima a causa di una mera vanità letteraria. La punizione, terribile, consiste nella sua metamorfosi, da uomo in carne ed ossa qual era, in un personaggio di finzione, nel protagonista di un racconto di Max Beerbhom. Nessuno potrà più riscattarlo da questa condanna. E il peggio è che nuovi Enoch Soames seguiteranno a vendere la loro anima allo stesso prezzo pattuito da Enoch Soames per la sua.
[Marco Denevi, Enoch Soames, da Falsificaciones, ora in Obras Completas, Corregidor, Buenos Aires, 1980]

(L'altro cielo. Racconti fantastici argentini. A cura di Lucio D'Arcangelo. Lucarini, 1989)




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