lunedì 18 agosto 2014

La Buona Annata's Literary Supplement: Alcuni aspetti del problema della scarsità di tempo

LA TEORIA DEL MINIBUCO
L'ipotesi proposta da James Osbold del Lick Observatory, per quanto magnificamente comprensiva, presenta alcune difficoltà per gli organismi che stanno cercando soluzioni pratiche per il problema. Spogliata della sua formulazione matematica, la teoria del dottor Osbold può essere descritta in termini molto approssimativi come la proposta dell'esistenza di un'anomalia nel continuo spazio-tempo. La causa dell'anomalia è dovuta al fatto che la realtà non corrisponde alle specificazioni della Teoria Generale della Relatività, sia pure in un unico, piccolo particolare. Il suo effetto sulla costituzione dell'universo è un'imperfezione o lacuna locale, cioè un buco nel continuo. 
Il buco, secondo i calcoli di Osbold, è un buco tipicamente spaziale. Il pericolo sta in questa spazialità, dato che lo squilibrio così costituito nel continuo causa un influsso compensativo dall'aspetto temporale del cosmo. In altre parole, il tempo fugge attraverso il buco. Questo sta accadendo molto probabilmente fin da quando ebbe origine l'universo, 12 o 15 miliardi di anni fa, ma solo di recente la perdita ha raggiunto proporzioni notevoli.
Il propugnatore di questa teoria non è pessimista, e fa notare che sarebbe anche peggio se l'anomalia esistesse nell'aspetto spaziale del continuo, nel qual caso fuggirebbe forse una dimensione alla volta, e questo causerebbe disagi e confusione; anche se, come aggiunge Osbold, "Allora forse avremmo abbastanza tempo per rimediare."
Poiché la teoria colloca l'ubicazione del buco un po' qua e un po' là, il Lick e due osservatori australiani hanno concordato una ricerca coordinata delle variazioni locali del redshift che potrebbero aiutare a individuare il punto-istante. "Può darsi che il buco sia ancora molto piccolo" dice Osbold. "Un minibuco. Non è necessario che sia molto grande per causare gravissimi danni. Ma poiché l'effetto è così notevole qui sulla Terra, ritengo che abbiamo buone probabilità di trovarlo forse non più lontano della galassia di Andromeda, e allora non dovremo far altro che procurarci un bambino olandese perché turi con un dito la falla nella diga."

IL MOMENTO NON BIODEGRADABILE
Una spiegazione totalmente diversa della scarsità di tempo viene proposta da un team di ricercatori dell'Interco Development Corporation. Il loro approccio al problema, che viene presentato da N.T. Chaudhuri, autorità di fama internazionale nel campo dell'ecologia e dell'etologia del motore a combustione interna, è chimico anziché cosmologico. Chaudhuri ha provato che i fumi dei carburanti del petrolio non completamente combusti, in certe condizioni (l'ansietà diffusa è il principale fattore predisponente) formano una valenza chimica con il tempo, "legando" gli istanti nello stesso modo in cui un agente nucleante "lega" gli atomi liberi formando molecole. Il processo è chiamato cronocristallizzazione oppure (nel caso dell'ansietà acuta) cronoprecipitazione. Il risultante arrangiamento compatto degli istanti è molto più ordinato del "presente" randomizzato preesistente, ma purtroppo questa diminuzione dell'entropia viene pagata con un aumento rilevante della bioinsopportabilità. In effetti il composto petrolio-tempo appare assolutamente incompatibile con la vita in ogni sua forma, inclusi i batteri anaerobici nei quali erano state riposte tante speranze.
Il pericolo attuale, quindi, così come viene descritto da F. Gonzales Park, membro del team di ricerca, è che tanto del nostro tempo libero, o tempo radicale propriamente parlando, rimanga fissato in questo composto nocivo (da lei chiamato petropsicotossima o PPST) al punto che saremo costretti a riesumare gli enormi depositi di PPST che il governo degli Stati Uniti ha scaricato o immagazzinato in varie grotte, paludi, cavità, oceani e cortili, e a disgregare il composto, per liberare i radicali temporali. Il senatore Helms e vari democratici della cosiddetta "Fascia del Sole" hanno già protestato. Senza dubbio il processo per recuperare il tempo estraendolo dalle PPST è rischioso, e richiede tanto ossigeno che potremmo finire per ritrovarci, come dice O. Heiko, terzo membro del team, con tanto tempo libero e niente aria. 
Convinto che il tempo si vada esaurendo ancora più rapidamente dei pozzi di petrolio, lo stesso Heiko si dichiara favorevole all'"austerità" per risolvere il problema, incominciando con il divieto per gli aerei che superano la velocità del suono, e scendendo rapidamente via via attraverso gli aerei a elica, le macchine da corsa, le macchine normali, le navi, le barchette a motore, eccetera, fino a quando, se sarà necessario, verranno eliminati tutti i veicoli alimentati da prodotti del petrolio. La velocità costituisce il criterio di priorità, poiché, tanto più è elevata la velocità del veicolo alimentato da prodotti del petrolio e quindi è più concentrata l'ansietà conscia o subliminale del guidatore e dei passeggeri, quanto più è completa la petrolizzazione del tempo, e più è velenosa la PPST risultante. Heiko, convinto che la contaminazione non abbia un "livello di sicurezza", pensa che probabilmente alla fine non sfuggiranno al divieto neppure i motorini. Come fa osservare, un tosaerba a benzina che si muove a meno di 3 metri orari può petrolizzare tre ore intere di una domenica pomeriggio in un'area di un isolato cittadino.
La messa al bando dei veicoli a derivati del petrolio, tuttavia, potrà risolvere solo una metà del problema. Recentemente un tentativo compiuto dalla Lega Araba per alzare il prezzo del tempo grezzo di 8,50 dollari l'ora è stato frustrato dal pronto intervento dell'Organizzazione degli Stati Consumatori di Tempo; ma la Germania Federale sta già pagando 18,75 dollari l'ora, il doppio di quello che si aspetta di pagare per il suo tempo il consumatore americano.

CUORI STRAZIATI? IL MOVIMENTO PER LA CONSERVAZIONE TEMPORALE
Disposto ad ascoltare tanto l'ipotesi cosmologica quanto quella chimica, ma non legato all'una o all'altra, c'è un crescente consorzio di scienziati e laici, molti dei quali si sono riuniti in organizzazioni come Le Temps Perdu (Bruxelles), Protestanti Preoccupati per lo Spreco del Tempo (Indianapolis) e il diffuso gruppo d'azione latino-americano Manana. Una portavoce mananista, Dolores Guzman McIntosh di Buenos Aires, così ha espresso l'opinione del gruppo: - Tutti noi abbiamo sprecato quasi interamente il nostro tempo. Se non lo risparmieremo, saremo perduti. Non ce ne rimane molto. - Finora i mananisti hanno prudentemente evitato ogni affiliazione politica, e hanno affermato recisamente che la scarsità di tempo è colpa, in parti eguali, dei governi comunisti e capitalisti. Un numero crescente di preti cattolici, dal Messico al Cile, ha aderito al movimento, ma di recente il Vaticano ha emanato una riprovazione ufficiale nei confronti di coloro che "mentre parlano di salvare il tempo, perdono le loro anime." In Italia un gruppo comunista per la conservazione temporale, Eppur Si Muove, si è recentemente spaccato in seguito alla defezione del suo presidente il quale, dopo una visita a Mosca, ha dichiarato alla stampa: - Da quando ho visto in azione la burocrazia dell'Unione Sovietica ho perso ogni fiducia nel risveglio della coscienza di classe quale mezzo principale per la realizzazione del nostro scopo.
Un gruppo di scienziati sociali a Cambridge, in Inghilterra, continua nel frattempo a indagare sul legame, non ancora dimostrato, tra la scarsità del tempo e la scarsità di pazienza. - Se potessimo dimostrare l'esistenza del nesso - dichiara lo psicologo Derrick Groat, - i gruppi di conservazione temporale potrebbero agire con maggiore efficienza. Così come stanno le cose, non fanno quasi altro che litigare. Tutti vogliono salvare il tempo prima che si esaurisca per sempre, ma nessuno sa con precisione che cosa fare, e quindi ci indispettiamo tutti quanti. Se almeno esistesse un surrogato, vedete, come l'energia solare e geotermica per il petrolio, questo attenuerebbe la tensione. Ma evidentemente dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo. - Groat ha parlato dell'"allungatempo" che veniva venduto dalla General Substances con il marchio di fabbrica Sudokron e che fu ritirato lo scorso anno dopo che gli esami accertarono che bastavano dosi moderate perché i topi di laboratorio si trasformassero in fazzolettini di carta. Informato del fatto che la Road Corporation ha dedicato cospicui stanziamenti alle ricerche per trovare un surrogato del tempo, Groat ha dichiarato: - Gli auguro buona fortuna. Ma forse dovranno lavorarci adattandosi a orari più lunghi! - Lo scienziato britannico si riferiva al fatto che gli Stati Uniti hanno abbreviato l'ora di dieci minuti, conservando ventiquattro ore al giorno, mentre i paesi della CEE, prevedendo ulteriori scarsità, hanno preferito mantenere le ore di sessanta minuti, ma assegnando appena venti ore al giorno europeo "svalutato".
Nel frattempo il comune cittadino, a Mosca o a Chicago, sebbene si lamenti spesso della scarsità di tempo e del deterioramento della qualità di quello che è rimasto, sembra portato a ridere dei profeti della catastrofe e a rimandare il più possibile le misure estreme come il razionamento. Forse pensa, come l'Ecclesiaste e il presidente, che quando hai visto un giorno li hai visti tutti.

(Ursula Le Guin, La rosa dei venti. Editrice Nord, 1984)