Van der Graaf Generator, Nautilus, Cardano al Campo, 31-07-1975
Il calendario prese quindi avvio con il concerto del 31 luglio [1975] al Nautilus Club di Gallarate, una delle prime discoteche multisala degli anni Settanta, con ben cinque sale e una capienza di oltre tremila persone. La setlist presentava ben sei pezzi inediti, e dunque mai ascoltati dal pubblico in precedenza: l'intero nuovo album Godbluff, più La Rossa (che sarebbe poi finita sul successivo Still Life) e Urban, oltre a tre brani tratti dagli album da solista di Hammill; in pratica del vecchio repertorio rimanevano solo tre pezzi: Lemmings e Man-Erg da Pawn Hearts e Darkness da The Least We Can Do, utilizzata dal gruppo come ultimo e trascinante bis in chiusura di serata. In alcune delle date successive, l'assenza dei vecchi classici sembrò minare il feeling tra il gruppo e il pubblico, costringendo Hammill a cercare di giustificare e spiegare certe scelte, dimostrando anche di aver migliorato sensibilmente la sua padronanza della lingua italiana.
Il calendario prese quindi avvio con il concerto del 31 luglio [1975] al Nautilus Club di Gallarate, una delle prime discoteche multisala degli anni Settanta, con ben cinque sale e una capienza di oltre tremila persone. La setlist presentava ben sei pezzi inediti, e dunque mai ascoltati dal pubblico in precedenza: l'intero nuovo album Godbluff, più La Rossa (che sarebbe poi finita sul successivo Still Life) e Urban, oltre a tre brani tratti dagli album da solista di Hammill; in pratica del vecchio repertorio rimanevano solo tre pezzi: Lemmings e Man-Erg da Pawn Hearts e Darkness da The Least We Can Do, utilizzata dal gruppo come ultimo e trascinante bis in chiusura di serata. In alcune delle date successive, l'assenza dei vecchi classici sembrò minare il feeling tra il gruppo e il pubblico, costringendo Hammill a cercare di giustificare e spiegare certe scelte, dimostrando anche di aver migliorato sensibilmente la sua padronanza della lingua italiana.
(Paolo Carnelli, Van der Graaf Generator. La biografia italiana. Arcana, 2013)
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