La Mia anima aristocratica trabocca di nobile risentimento. Non si gusta abbastanza lo stato di povertà, e ciò è il sintomo dei più gravi disordini. La povertà viene da Dio e rinunciarvi significa disobbedirgli. Coloro che osano lamentarsi della loro sventura e non si peritano di alleviarla, sono dei fermenti di corruzione; tendono ad eliminare quelle disparità che assicurano l'equilibrio universale e preparano così i peggiori cataclismi.
Non c'è più carità; si dà per orgoglio, per soddisfare la vanità e l'ambizione più spregevoli. Le dame del patriziato costituiscono un deprecabile esempio. Sarei estremamente manchevole se non le rimproverassi severamente. Col pretesto della carità, esse organizzano piaceri malsani; proprio le loro feste e i loro ricevimenti sono le fondamenta della prostituzione. Codeste dame fan posto, tra di loro, alle ragazze di strada: le ricevono, le trattano con riguardo, e ne assimilano così lo stile, l'aspetto e i costumi. La loro indegnità merita una morte ignominiosa.
Altre, poi, attentano all'armonia delle condizioni umane per guadagnarsi una reputazione mendace. C'è per esempio una certa signora Gebbart o Ghedard, meglio nota con lo pseudonimo di Sévérine, che divulga nelle pubbliche gazzette infermità degne, invece, di rispetto e di discrezione. Mi stupisco che le si consenta di elevare la voce; non sta alla donna intervenire nelle faccende pubbliche, il suo posto è accanto al focolare. Che fa mai la signora Gebbart o Ghedard lontano dallo sposo e dai figli? Si adorna dello sfavillio di un simulato amore per i poveri, dopo averli lungamente sobillati alla rivolta e all'odio, alle più funeste passioni. Per compiere opere pie, i Cristiani devono tenersi a distanza da simili intermediari; altrimenti non ne sarà tenuto alcun conto. Dio predilige per questo genere di missioni le ancelle che indossano l'abito monastico.
Devo fare delle dimostranze anche ai poveri. Costoro si permettono delle aspirazioni indecenti, e ciò è biasimevole. La loro condizione è la buona strada per la salute eterna, non se ne devono distogliere. Gesù è nato povero appunto per insegnar loro a rassegnarsi e a tacere, non per ispirargli recriminazioni inaudite. La loro sventura è un immenso favore che li onora, poiché li avvicina, miserabili peccatori quali sono, al Figlio di Dio. Che vogliono di più? Che cosa sono codesti grotteschi clamori e codeste folli rivendicazioni che si elevano dovunque, se non l'eco di un'acredine e di un odio insensati? Non sperino tuttavia di realizzare le loro temerarie aspirazioni. Se così fosse, non ci sono forse io per impedirlo, e chi mai potrebbe resistere a colui che accompagna i Destini?
Francois de Paule
Sire des Marchés de Savoie
(Erik Satie, Quaderni di un mammifero. Adelphi, 1980)
Davide Bassino - voce
Michela Marassi - pianoforte
Trois mélodies de 1886
1 - Les Anges
2 - Elégie
3 - Sylvie
Trois autres mélodie
4 - Chanson
5 - Les Fleurs
6 - Chanson Medieval
Trois poemes d'amour
7 - N° 1
8 - N° 3
9 - N° 2
Trois mélodies de 1916
10 - La Statue de Bronze
11 - Daphénéo
12 - Le Chapellier
Quatre petites mélodies
13 - Elegie
14 - Danseuse
15 - Chanson
16 - Adieu
Ludions
17 - Air du Rat
18 - Spleen
19 - La Grenouille Américaine
20 - Air du Poète
21 - Chanson du Chat
Trois mélodies sans paroles
22 - N° 1 Rambouillett
23 - N° 2 Les Oiseaux
24 - N° 3 Marienbad
25 - Tendrement
26 - Allons-y Chochotte
27 - Je Te Veux
28 - Chez Le Docteur
29 - Omnibus Automobile
30 - La Diva de "L'Empire"
31 - La Bocca di Joe Cluster
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