venerdì 6 settembre 2013

La Buona Annata's History Channel: Vampirismo medianico

Si suole indicare con questa espressione un fenomeno più volte riscontrato, per il quale alcune persone sembrano avere la facoltà, più o meno inconsapevole e più o meno volontaria, di trarre energie vitali da altre persone che vivono con loro o sono loro vicine. Questi "vampiri" possono anche non essere medium e i fenomeni possono avvenire nella vita normale come in sedute medianiche.
Fin dall'antichità i medici hanno sconsigliato di far dormire nella stessa stanza un giovane e un vecchio. Le ragioni che ne sono state date, e se ne danno, sono varie e più o meno vaghe, ma evidentemente derivano da una lunga esperienza: il giovane perde vitalità a vantaggio del vecchio. Il reverendo Townsend, nel secolo scorso, citava il caso di una vecchia signora che cercava cameriere giovani offrendo loro alti stipendi a patto che dormissero nel suo letto; le ragazze deperivano in breve tempo ed erano costrette a lasciare il servizio. David Gow, che fu direttore della rivista Light, cita a sua volta casi di persone dalla vitalità aggressiva, sanguigne e corpulente, che, solo stando per un'ora o due a contatto con giovani di temperamento passivo e impressionabile, provavano un improvviso benessere mentre il giovane si sentiva prostrato. Il fisiologo tedesco Heufeland notò che i maestri delle classi elementari sono per lo più longevi e spiegava il fatto con il loro continuo contatto con giovani organismi. Il medico Robert Fielding Ould riferisce nel Journal of the American Society for Psychical Research del 1921 di un suo paziente il quale provava un improvviso miglioramento ogni volta che lo visitava, mentre egli si sentiva, all'opposto, stanco e indebolito. Miss H.A. Dallas narra che, essendo rimasta a lungo al capezzale della medium Florence Cook, alla vigilia della sua morte, se ne allontanò in uno stato di straordinario esaurimento. 
Nelle sedute medianiche è ormai accertato il fatto che le energie necessarie per le varie manifestazioni vengono attinte non solo dal medium ma anche, e probabilmente per suo tramite, dai presenti, i quali tutti più o meno ne risentono. Maxwell sperimentò una volta questo fenomeno dopo una seduta con Eusapia Paladino, constatando, col dinamometro, che i presenti alla destra della medium avevano subito una perdita di energie fino a 6 chilogrammi, quelli alla sua sinistra fino a 14. Egli stesso cadde in deliquio per sfinimento dopo una seduta in cui era stato accanto a lei. 
Crawford, sperimentando con la Goligher, notò che, dopo la seduta, i presenti avevano perso un peso che variava dai 140 ai 280 grammi e si sentivano più esauriti della medium. D.D. Home sottraeva spesso energie a chi presenziava ai suoi fenomeni, a eccezione dello sperimentatore, il fisico William Crookes, che non ne risentiva alcun danno: Lord Adare, che fu tra i primi a studiarlo, dovette abbandonare le esperienze con lui per lo stato di prostrazione in cui cadeva dopo ogni seduta. Hyslop, dopo la sua prima seduta con la signora Piper, dovette stare a letto due giorni per rimettersi dall'esaurimento. Si pensa che, in tutti questi casi, il "vampiro" sia lo stesso medium, il quale prende forza dagli astanti per produrre i suoi fenomeni, e talora in misura superiore alle energie prodigate da lui stesso.
Di norma il fenomeno non lascia conseguenze, e, nel peggiore dei casi , bastano alle "vittime" un paio di giorni di riposo per ristabilirsi. Ma vi sono stati alcuni episodi drammatici. La D'Espérance riferì nella rivista Light del 1903 un caso mortale. Pregata da una sua amica, permise che il figlio di lei, quanto mai scettico in fatto di fenomeni medianici, assistesse a una seduta, durante la quale si materializzò una personalità; il giovanotto, sicuro di un inganno, si gettò sulla forma materializzata afferrandola; questa reagì con estrema violenza mentre la madre di lui si abbatteva con un grido. Rifatto luce, la forma era scomparsa e la donna era in preda a convulsioni: morì qualche tempo dopo. Secondo la D'Espérance, la personalità materializzata, per divincolarsi, aveva sottratto ogni energia vitale alla sciagurata. Bozzano, infine, in Luce e Ombra del 1925, dà relazione di una seduta alla quale fu presente e a cui partecipavano due medium fra loro amicissimi: Luigi Poggi e Tito Aicardi. Caduti entrambi in trance, il Poggi "si avvicinò all'altro medium e prese a tracciare dei grandi passi magnetici sulle braccia di lui, cominciando dall'omero e scendendo alle estremità digitali; ogni volta facendo atto di riversare sulle proprie braccia il fluido vitale sottratto alle braccia dell'amico. Quindi fece altrettanto con gli arti inferiori... Dopo di che passò al cuore, sul quale sovrappose ripetute volte la punta delle sue dieci dita riunite, tenendole sul posto un paio di minuti per poi di volta in volta portarle sul proprio cuore. Infine passò al cervello sovrapponendo a esso la faccia palmare delle proprie mani distese e riunite abbassandole poi lentamente verso la nuca per poi toglierle di scatto e sovrapporle al proprio capo... Dopo circa un quarto d'ora si svegliò spontaneamente (caso mai capitato con lui), si guardò attorno e domandò: 'Che cosa è successo? Mi sento invaso da un benessere straordinario.' Intanto l'altro medium, sempre in trance, giaceva prostrato sul seggiolone e appariva sbiancato come un pannolino. Ci affrettammo a risvegliarlo coi soliti metodi e quando vi riuscimmo dopo reiterati sforzi, trovammo che il povero Aicardi non aveva la forza di reggersi in piedi. Egli rivolse intorno uno sguardo spaurito domandando a sua volta: 'Che cosa è successo?' Ma purtroppo il motivo della sua interrogazione era diametralmente opposto a quello dell'altro. Egli disse di sentirsi letteralmente esausto e di provare una sensazione generale penosissima come se lo avessero svuotato". Gli effetti di questo vampirismo durarono una settimana e solo dopo un paio di mesi Aicardi poté riprendere come di consueto la sua attività di medium. Inoltre si manifestò in lui un senso di antipatia verso l'amico, che perdurò per parecchi mesi e non si estinse mai del tutto.

(L'altro Regno. Enciclopedia di metapsichica, di parapsicologia
 e di spiritismo. A cura di Ugo Déttore. Bompiani, 1973)





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